15 Ottobre 2025

Sanità, Cirielli:«La politica resti fuori dagli ospedali»

edmondo cirielli

Il viceministro: «Liste d’attesa infinite, pronto soccorso al collasso e cittadini costretti a curarsi altrove».
L’annuncio del candidato: «Nei primi cento giorni istituirò un Garante regionale per la sanità»

«Dov’è la nostra sanità? Potrebbe sembrare il titolo di un film dell’orrore, ma è la realtà quotidiana dei campani, costretti a combattere contro un sistema burocratico lento e inefficiente, che non tutela il diritto alla salute di ogni cittadino italiano». Con queste parole, Edmondo Cirielli – viceministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale, nonché candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Campania – lancia un duro attacco alle condizioni del sistema sanitario regionale, aprendo un nuovo fronte nel dibattito politico in vista delle elezioni.

Secondo Cirielli, la Campania è alle prese con una crisi strutturale e organizzativa che colpisce tanto i cittadini quanto i professionisti del settore. «Abbiamo i pronto soccorso al collasso e il più alto tasso di mortalità durante il parto. Ogni anno, la Regione paga oltre 210 milioni di euro per garantire cure ai pazienti fuori regione, nonostante qui ci siano eccellenze mediche riconosciute a livello nazionale».

Il candidato del centrodestra punta il dito contro liste d’attesa interminabili, agende elettroniche bloccate e servizi di base carenti, definendo la Campania come la regione con le maggiori lacune in termini di trasparenza dei dati sanitari. Un quadro che, secondo lui, rappresenta «l’emblema del fallimento di chi ha governato finora, costringendo pazienti gravi a mesi di attesa per accedere a cure salvavita». Cirielli ha sottolineato come, pur in presenza di medici e operatori sanitari di alto livello, le loro competenze non vengano valorizzate a dovere. Proprio per questo, ha annunciato le prime misure che intende adottare in caso di vittoria elettorale:

«Nei primi cento giorni da presidente della Campania ripartirò dalla sanità, designando un Garante regionale, eletto con maggioranza qualificata dall’intero Consiglio regionale, e istituendo una commissione di controllo per garantire trasparenza sulla gestione dei dati e delle strutture ospedaliere».

Nel suo intervento, il viceministro ha infine denunciato la drammatica disorganizzazione dei pronto soccorso, dove carenze di organico e strutture inadeguate mettono a rischio non solo la salute dei pazienti, ma anche la serenità del personale sanitario. «È inaccettabile – ha concluso – che medici e infermieri lavorino in condizioni estreme, mentre la politica resta indifferente. La politica deve uscire dagli ospedali e garantire a tutti i cittadini le migliori cure possibili, restituendo dignità al sistema sanitario campano».

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