13 Ottobre 2025

Cirielli: «Vincerò, faremo un figurone»Liste pronte, parte la corsa per Santa Lucia

edmondo cirielli

Si è presentato con un forte senso di responsabilità e orgoglio Edmondo Cirielli, Viceministro degli Esteri e candidato del centrodestra alle prossime elezioni regionali in Campania, in programma il 23 e 24 novembre.

“Credo che la Campania possa avere un futuro diverso, possa avere di più. Dai leader nazionali è stato deciso che fossi io la persona che doveva prendere il guanto di questa sfida,” ha esordito Cirielli a Napoli durante la presentazione della sua candidatura. Lo slogan scelto per la campagna è “Rialziamoci per tornare grandi”, definito “non nostalgico, né presuntuoso”.

Ruolo Istituzionale e Programma

Cirielli ha chiarito la sua posizione riguardo il ruolo di Viceministro: non si dimetterà, ma ha spiegato che “ora che sono candidato mi asterrò da atti collegati al mio ufficio, sebbene non sia un momento facile, e ne ho già parlato con il Ministro Tajani”.

Riguardo il programma elettorale, la stesura sarà affidata a un comitato composto dai coordinatori regionali dei partiti della coalizione e da una persona di sua fiducia. I punti cardinali della proposta politica verteranno su sanità, trasporti, ambiente e lavoro.

La Futura Giunta: Politica e Competente

Interrogato sui futuri profili di Giunta in caso di vittoria, il candidato ha sottolineato la volontà di procedere in sintonia con i partiti: “Non ho già dei profili né opzioni sulle deleghe. Se ne deve parlare con i partiti, prima vinciamo le elezioni e poi insieme sceglieremo tutti i profili che saranno nella disponibilità dei partiti, ma l’importante è che siano persone competenti“. La Giunta, ha aggiunto, sarà “tendenzialmente politica, ma non escludo che i singoli partiti possano scegliere anche dei profili tecnici”.

La Campagna e il “Ribaltone” Atteso

La campagna elettorale – ha specificato Cirielli – “sarà incentrata sulle persone e con i candidati. Avrò una grande interlocuzione anche con i corpi intermedi”. Sul risultato finale, il candidato si è detto ottimista: “C’è la possibilità di fare un grande ribaltone”, ribadendo che la competizione ha un forte sapore amministrativo e locale, e non intende caricarla di un significato nazionale.

L’attenzione è rivolta all’operato dell’avversario: “Noi dobbiamo misurarci su quello che loro hanno fatto in questi dieci anni di governo regionale e quello che vogliamo fare noi per risolvere i problemi che loro hanno creato”.

Affrontando il tema dell’astensionismo, Cirielli ha espresso preoccupazione per i dati che potrebbero vedere circa il 50 per cento degli elettori non recarsi alle urne: “è una sconfitta di tutti. Mi piacerebbe che gli elettori scontenti votassero per me, che magari dessero anche un voto disgiunto, che credo ci sarà. Noi non possiamo rinunciare alla speranza”.

Fair Play con lo Sfidante e l’Ipotesi Sangiuliano

Sul fronte dello sfidante, Cirielli ha mantenuto toni di grande correttezza: “Abbiamo una diversa visione della politica, ma è una persona garbata, educata. Ho molto apprezzato il suo messaggio affettuoso, mi ha colpito. A Fico faccio in bocca al lupo di cuore”. Ha poi aggiunto un monito generale: “Non si debbano mai fare questioni personali, non bisogna mai dimenticare che abbiamo a che fare con avversari e non nemici. Noi che abbiamo la responsabilità di rappresentare le persone, abbiamo il dovere di comportarci con moderazione”.

Infine, sull’ipotesi dell’ex Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano come capolista di Fratelli d’Italia, Cirielli ha affermato di avergli personalmente chiesto la candidatura, pur sapendolo contento del suo attuale incarico a Parigi: “Non so che cosa deciderà, ma deve muoversi nella decisione”.

Le liste della coalizione, composte dalle quattro formazioni partitiche e dall’impegno dell’UDC, sono date per “chiuse al 95 per cento”. Ci sarà anche una lista civica del Presidente, “quasi conclusa su Napoli”, che darà ampio spazio alla società civile e a soggetti provenienti da esperienze civiche locali.

Con una nota di scaramanzia e sicurezza, Cirielli ha dribblato la domanda su eventuali dimissioni in caso di sconfitta per restare in opposizione: “Io vincerò e quindi dovrò dimettermi. Da buon campano sono scaramantico, parlo di vittoria e non di altro”. Ha concluso con un avvertimento politico: “Se Pd e campo largo perderanno, Schlein dovrà dimettersi”.

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