9 Maggio 2025

Fine vita, la battaglia silenziosa che chiede giustizia: in piazza digiuno e appello alle istituzioni dell’associazione radicale “Maurizio Provenza”

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fine vita

Venerdì Santo, ore 17:30. Al tavolo informativo allestito nel centro di Salerno, in via Roma all’angolo con via Velia, nella zona antistante Piazza Flavio Gioia, si è tenuta una conferenza stampa organizzata dall’Associazione Radicale “Maurizio Provenza”. Tra i partecipanti, la consigliera comunale Claudia Pecoraro e il consigliere regionale Michele Cammarano, tra i primi firmatari della proposta di legge regionale ed entrambi esponenti del Movimento 5 Stelle.  A promuovere l’iniziativa è stato Donato Salzano, segretario dell’associazione e storico attivista radicale, che ha annunciato l’inizio del suo sciopero della fame a sostegno della proposta di legge “Liberi Subito”, promossa dall’Associazione Luca Coscioni. Una battaglia civile e non violenta, nel solco della tradizione di Marco Pannella, per chiedere che la Regione Campania porti finalmente in aula il testo, bloccato da settimane in Commissione Bilancio.

Nel suo appello alla cittadinanza, Salzano ha invitato tutti – “donne e uomini di buona volontà” – a partecipare ad uno sciopero della fame a staffetta, come segno di solidarietà e pressione civile, fornendo nome cognome e periodo di sciopero all’email:  associazionemaurizioprovenza@gmail.com per segnalare la propria adesione. “Ho iniziato dalla mezzanotte di questo venerdì Santo il Satyagraha a cui parteciperà anche Michele Cammarano e che in poche ore dall’inizio di questa azione, di questa lotta dei non violenti, di coloro che hanno la proposta e non la protesta, ha già ventidue persone che hanno dato adesione. Ricordo un Vincenzo De Luca quando era Sindaco che al Pride a Salerno con Mina Welby, la vedova di Piero Welby, in una meravigliosa serata si dibatteva di testamento biologico e fine vita” – ha sottolineato Donato Salzano.

“Sono qui presente per stimolare gli altri consiglieri regionali, l’intera giunta, il Presidente De Luca a velocizzare questo processo all’interno del Consiglio Regionale e che ci porti a discutere velocemente questa legge – commenta Michele Cammarano – ed è importante perché abbiamo in Campania tanti malati che stanno aspettando, ed è una legge di civiltà per la Campania e che raccoglie in se quella pietas umana che dovrebbe coinvolgere tutti noi e stimolarci ad aderire a questa battaglia”.  Claudia Pecoraro ha voluto fortemente sostenere questa battaglia civile: “Sono qui per sensibilizzare la cittadinanza alla legge regionale per il Fine vita ma soprattutto per portare avanti la proposta del digiuno per sensibilizzare il presidente De Luca, il presidente Oliviero e tutta la giunta ed il consiglio regionale a trattare questa legge che è un faro di dignità alla vita umana e che è necessaria e fondamentale per garantire a tutti i malati nel termine della loro vita un riconoscimento di dignità e di umanità”-

L’incontro pubblico è stato preceduto da una lettera aperta inviata da Salzano ai vertici del Consiglio e della Giunta Regionale, da Vincenzo De Luca a Gennaro Oliviero, da Franco Picarone a Luigi Abbate a Vincenzo Alaia, in cui ha denunciato i continui rinvii dell’iter legislativo e spiega in modo chiaro l’obiettivo. “Sono passati 24 giorni da quando, il 25 marzo, la legge è stata inspiegabilmente rimandata alla Commissione Bilancio, nonostante fosse già pronta per essere votata in aula”, scrive Salzano, sottolineando che la proposta non comporta costi aggiuntivi per la Regione e che, per sua natura, non richiederebbe questo ulteriore passaggio. Con parole accorate, ha ricordato che “digiunare è anche un gesto cristiano”, citando Don Andrea Gallo e il Vangelo. L’obiettivo è semplice e urgente: garantire a chi si trova in condizioni di sofferenza estreme, come previsto dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 242 del 2019, un percorso chiaro e tempestivo per accedere alla morte medicalmente assistita. Salzano ha chiarito che la legge in discussione non riguarda l’eutanasia, ma si limita a regolare a livello amministrativo i tempi e le modalità con cui le ASL devono rispondere alle richieste dei malati, attraverso la creazione di commissioni medico-scientifiche e bio-etiche. “Questa non è una questione etica o politica ma una priorità sociale. I malati non possono più aspettare tra dolori e solitudine le lentezze della politica. La legge vuole solo dare concretezza a un diritto già riconosciuto dalla Corte, e lo fa nel rispetto della coscienza di ognuno”. Un passaggio significativo della lettera richiama le parole di San Giovanni Paolo II sul letto di morte: “Lasciatemi andare alla Casa del Padre”. Un invito, per Salzano, a riflettere sulla libertà di ciascuno nel decidere come affrontare la propria fine, con dignità. Concludendo la sua missiva, Donato Salzano ha rilanciato il suo appello: “Dal corpo dei malati al cuore della politica. È ora che il Consiglio Regionale si assuma la responsabilità e approvi una legge attesa da troppi, per troppo tempo”. Il digiuno, iniziato nel giorno della Passione, come egli stesso ha ribadito, vuole essere un segno di speranza in vista della Pasqua di Resurrezione. Una resurrezione, stavolta, della legalità, dei diritti e della dignità.

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