13 Ottobre 2025

Fondovalle Calore: Il degrado dell’Incompiuta dopo soli tre anni. Un Road Test per Eroi

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La Fondovalle Calore: un nome altisonante, un’infrastruttura stradale strategica, pensata per essere l’asse a scorrimento veloce che avrebbe dovuto finalmente sbloccare le aree interne del Cilento e della Valle del Sele, collegandole in maniera fluida alla SS 18 e all’Autostrada del Mediterraneo. Il condizionale è d’obbligo, perché ad oggi, questa arteria essenziale resta l’eterna incompiuta e, per la serie al peggio non c’è mai fine, il tratto effettivamente realizzato versa in uno stato di degrado così precipitoso da essere classificato dai cittadini e dalla stampa locale, in alcuni tratti come pericoloso e rischioso. Siamo di fronte a un’opera che, anziché essere un vanto, è diventata un monito sui tempi e i modi della gestione delle opere pubbliche nella nostra regione. L’epica narrazione del tratto di strada che va dalla zona Mainardi di Aquara fino alle celebri grotte di Castelcivita ebbe il suo culmine il 17 ottobre 2022. L’evento non fu certo un affare di basso profilo: alla cerimonia c’era “il meglio” della politica regionale e provinciale, ovvero l’allora presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, gli assessori regionali Franco Picarone e Luca Cascone, il sindaco di Aquara Antonio Marino, gli ex presidenti della Provincia Franco Alfieri e Michele Strianese, e anche altre “alte personalità”. L’entusiasmo era visibile, le promesse solide come l’asfalto che (ci dicevano) avrebbe resistito decenni: altri lotti sarebbero partiti in breve tempo, grazie a un finanziamento complessivo di circa 150 milioni di euro. E invece? A meno di tre anni da quella passerella, la Fondovalle Calore si sta letteralmente sbriciolando. Lo stato di degrado è così veloce e radicale da far impallidire l’altrettanto discussa Piazza della Libertà a Salerno – di un anno più giovane – che è già percepita da molti come un’opera pubblica dal look “vissuto”. La strada Aquara-Castelcivita non ha nemmeno fatto in tempo ad invecchiare, ed è già in uno stato che farebbe pensare, per chi non conosce la situazione, ad una struttura di circa vent’anni di onorata anzianità. Già in passato, fino a qualche mese fa, giornalisti e testate locali avevano denunciato le criticità in quel “modello di efficienza” lungo appena quattro chilometri. Il fondo stradale è disconnesso, le crepe – sia laterali che centrali – proliferano come una piaga biblica. Ma l’elemento più distintivo, quasi da opera d’arte contemporanea, sono gli avvallamenti al centro della carreggiata, come testimoniato anche dai video dei colleghi di Rete 7. Non semplici difetti, ma crateri da impatto che obbligano gli automobilisti a una disarmante marcia al passo d’uomo (e menomale che doveva essere a scorrimento veloce). Il viaggio si è trasformato da scorrimento veloce a un “road test” estremo per le sospensioni dei veicoli e la pazienza di chi guida. Secondo la cronaca locale, la situazione è talmente precaria che in alcune zone si teme perfino la comparsa di voragini. Nonostante le denunce dei residenti e gli appelli alla Provincia di Salerno per un sopralluogo urgente, la situazione ad oggi continua ad essere critica e in alcuni tratti peggiorativa. Recentemente, il gruppo provinciale dell’associazione AILA (Associazione Italiana Laici), recatosi sul posto con tanto di foto e un tecnico esperto, ha espresso una preoccupazione che va ben oltre la semplice manutenzione. E’ stato rilevato che le fessure longitudinali, così marcate e diffuse, sono un segnale inequivocabile di cedimento del sottofondo stradale, di terreno instabile o mal consolidato. Si parla anche di assenza di drenaggio adeguato o, peggio ancora, di difetti di costruzione, come potrebbe essere l’asfalto posato in modo maldestro. Non semplice usura ma veri e propri vizi di costruzione. I referenti dell’AILA non usano mezzi termini: “Una struttura che doveva durare decenni non può arrivare a questo degrado in poco meno di tre anni. Chi ha controllato i lavori? Perché si continuano a prendere in giro i cittadini e a sprecare i soldi in opere pubbliche malfatte? Un cittadino può continuare a vivere in questo modo, nella totale mancanza di sicurezza? La domanda, nella sua drammaticità è rivolta direttamente alla Regione Campania e alla Provincia di Salerno, le stesse che hanno presenziato l’inaugurazione con tanto sfarzo. È giunto il momento di dire Basta. La richiesta è chiara: non solo un intervento immediato per la messa in sicurezza (non siamo su un set cinematografico, ma su una strada pubblica), ma anche e soprattutto trasparenza per conoscere i responsabili di questo scempio. I fondi pubblici non sono bancomat da sprecare in opere pubbliche difettose. L’AILA ha promesso che, se necessario, porterà la situazione fino in Parlamento. “La sicurezza dei cittadini non è un optional. La Regione Campania e la Provincia di Salerno non possono far finta che l’emergenza non esista, intervenire è un dovere, non un favore” – hanno concluso i referenti dell’AILA provinciale di Salerno.

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