16 Febbraio 2025

Altra tegola in testa al presidente De Luca, Indagato il consigliere regionale Giovanni Zannini, punto di riferimento di Vincenzo de Luca in provincia di Caserta.

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Dopo la provincia di Salerno, feudo deluchiano, questa volta è la provincia di Caserta ad essere finita sotto la lente della magistratura. Arriva infatti nelle stesse ore dell’arresto di Franco Alfieri la notizia di un’indagine per corruzione e concussione a carico di un altro nome eccellente, quello del consigliere regionale Giovanni Zannini, esponente del gruppo alla Regione di maggioranza “De Luca presidente”. Perquisita stamani l’abitazione di Mondragone del consigliere regionale Giovanni Zannini, uno dei punti di riferimento di Vincenzo de Luca in provincia di Caserta. L’operazione, eseguita dai carabinieri di Mondragone, è stata disposta dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, diretta da Pierpaolo Bruni. L’accusa è di corruzione e concussione. Avvocato, originario di Mondragone, anche lui molto vicino al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, attualmente ricopre l’incarico di capo della VII Commissione Ambiente, Energia e Protezione Civile del Consiglio regionale della Campania. Secondo l’accusa avrebbe ricevuto diversi favori da imprenditori, da una gita su un lussuoso yacht ai motorini per i figli, in cambio avrebbe favorito alcuni interessi di noti imprenditori locali presso un Comune del Casertano e la Regione Campania. Inoltre avrebbe costretto alle dimissioni il direttore sanitario della ASL di Caserta, Enzo Iodice. Per questa vicenda gli è stato contestato il reato di concussione. Secondo gli inquirenti (procuratore Pierpaolo Bruni) il consigliere regionale avrebbe costretto Iodice a lasciare l’incarico perché probabilmente il dirigente sanitario non voleva sottostare alle sue richieste relative ad alcune nomine (un video lo riprende mentre starebbe consegnando un “pizzino”, una lista con le indicazioni su alcuni persone da nominare a breve nell’ambito ASL). Zannini si difende: “Confido – scrive in una nota – nell’operato della magistratura a cui ho fornito la massima collaborazione e nei prossimi giorni chiederò di essere ascoltato dagli inquirenti per fornire loro tutte le spiegazioni e dimostrare la mia totale estraneità ai fatti che mi vengono contestati”. Silenzio assoluto da parte del Presidente De Luca che, durante la sua consueta diretta del venerdì pomeriggio, non ha fatto parola né dell’arresto del sindaco di Capaccio, Franco Alfieri, suo ex capo segreteria, nè dell’indagine che vede coinvolto il consigliere regionale Giovanni Zannini.

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